Il jihadista recentemente arrestato in Belgio, il presunto “uomo col cappello” di Zaventem Mohamed Abrini, era pronto a colpire di nuovo in Francia insieme ad altri terroristi. Lo ha confermato oggi la procura federale belga. Abrini è stato incriminato per omicidio e tentativo di omicidio legato al terrorismo.
Abrini, “spiazzato dall’inchiesta che faceva progressi da gigante” ha deciso di colpire con urgenza a Bruxelles. Secondo gli inquirenti insieme ad Abrini, complice di Salah Abdeslam durante gli attentati di Parigi, facevano parte del commando di Zaventem Najim Lachraoui e Ibrahim El Bakraoui.
Contrariamente però a quanto ammesso dallo stesso Abrini, il jihadista arrestato ieri a Bruxelles non sarebbe l’uomo col cappello dell’attacco all’aeroporto di Zaventem. Lo sostiene l’analista Pieter Van Ostayen, secondo cui l’ipotesi appare poco credibile.
“È soltanto un presentimento – spiega l’esperto – ma posso difficilmente immaginare che qualcuno di così importante in seno all’Isis sia l’uomo col cappello. Non posso credere che chi riveste un ruolo di spicco in seno alla Stato islamico possa dichiarare tutto d’un botto ‘le cose si sono svolte in questo modo’ e spiegare di aver venduto il cappello. Non ci credo neanche un minuto“.