Votando sì, il 17 aprile 2016, verrebbe abolita la norma introdotta dal governo Renzi, tornando così alla precedente che prevedeva una durata massima di 30 (+10) anni delle concessioni. Si eliminerebbe, in questa maniera, la possibilità di proroga: ci sarebbe la cessazione nel giro di alcuni anni delle attività attualmente in corso, tra cui quelle di Eni, Shell e di altre compagnie internazionali.
Occorre ricordare che l’oggetto del referendum del 17 aprile sono solo le trivellazioni effettuate entro le 12 miglia marine, che corrispondono a circa venti chilometri.