Il referendum del 17 aprile 2016 è abrogativo per cui un’eventuale vittoria del no lascerebbe la situazione inalterata.
Le ricerche e le attività petrolifere che sono attualmente in corso potranno proseguire fino alla scadenza, dopo di che le compagnie potranno presentare una richiesta di prolungamento, che deve essere approvata in base a una valutazione di impatto ambientale. Se vince il no, oppure se non si raggiunge il quorum, le estrazioni di idrocarburi potrebbero proseguire fino all’esaurimento del giacimento senza scadenza certa.