La Procura di Roma inoltrerà una nuova rogatoria internazionale nella quale saranno riformulate alle autorità egiziane le richieste di acquisizione dei tabulati telefonici di una decina di persone e dei video delle zone frequentate da Giulio Regeni. Questo all’indomani del fallimento del secondo incontro tra inquirenti italiani ed egiziani.
Ma l’Egitto non consegnerà i tabulati telefonici sul caso della morte di Giulio Regeni perché “sarebbe contro la Costituzione e le leggi vigenti egiziane”: lo ha detto il procuratore generale aggiunto egiziano Mostafa Soliman in una conferenza stampa al Cairo in cui sta illustrando i risultati della missione a Roma dei giorni scorsi.
Come anticipato nel primo pomeriggio, fonti vicine alla delegazione giudiziaria egiziana tornata al Cairo da Roma avevano confermato al sito del quotidiano egiziano Youm7 che per l’Egitto è “incostituzionale” la richiesta italiana di produrre i tabulati di tutti i telefoni che il 25 gennaio agganciarono la cella di Dokki, il distretto del Cairo dove quel giorno fu sequestrato il ricercatore italiano.