Dopo circa un’ora dalla decisione del Tar di sospendere le Ztl, almeno fino al prossimo novembre, ecco la prima dichiarazione del sindaco di Palermo, Leoluca Orlando. “In attesa che la rituale pubblicazione e comunicazione ai legali del Comune permetta di leggere le motivazioni dell’odierno provvedimento del TAR, non possiamo che confermare che resta immutata la volontà politica dell’Amministrazione comunale di portare avanti interventi e provvedimenti per la mobilità sostenibile e la viabilità di Palermo, attraverso il miglioramento del servizio pubblico e la lotta all’inquinamento con tutti gli strumenti possibili”.
Francesco Scoma, senatore e componente dell’ufficio di presidenza di Forza Italia e Giulio Tantillo capogruppo al Comune di Palermo sostengono che si tratta “dell’ennesimo stop che questa amministrazione è costretta a registrare e stavolta prende il nome di ZTL. Il Tar ha rinviato tutto a novembre ma sono già parecchie migliaia i palermitani che hanno acquistato un tagliando che vale da sei mesi a un anno. Vogliamo sapere – spiegano i due – quali saranno le modalità di rimborso per questi cittadini e quando questo sarà effettuato. La giunta – continuano Scoma e Tantillo – si conferma poco influente sulla qualità della vita della città, soffocata sempre di più e sempre peggio da traffico, immondizia e tasse. E a questo, si aggiunge la confusione che regna sovrana. A Palermo l’unica presenza certa, quanto inquietante, sono gli extra comunitari che ad ogni angolo di strada presidiano il territorio. È una situazione senza sbocco e, con questa amministrazione, la città appare anche senza futuro”.
“Si scrive sospensione, si legge clamoroso fallimento”. Questo quanto scrivono i deputati palermitani M5S di Camera ed Ars. “Nella sua spasmodica ed irrazionale corsa a fare cassa – affermano i deputati – Orlando non ha esitato ad ignorare il coro indistinto di proteste arrivato pressoché da tutte le categorie sociali per un provvedimento pensato solo per fare cassa e mantenere in vita il tram. Un provvedimento che praticamente nulla a che vedere con una seria lotta all’inquinamento, che il Movimento 5 stelle, sia chiaro, appoggerà sempre e comunque. C’è ora da chiedersi – dicono i parlamentari – da dove prenderà i soldi il Comune per mantenere in vita il tram. Non vorremmo che anche di questa sciagurata operazione finissero col fare le spese i cittadini, con aumento di imposte e ulteriori tagli ai già boccheggianti servizi e manutenzioni. Sia chiaro che noi vigileremo sulle mosse del Comune, pronti ad interessare della vicenda la Corte dei conti e la Commissione europea. La responsabilità di questo fallimento – concludono i deputati – è chiaramente da attribuire a tutti coloro che hanno votato il provvedimento. Non è escluso che li chiameremo a rispondere dell’eventuale danno erariale provocato”.