“Se non ci sarà un cambio di marcia con gli investigatori egiziani negli incontri del 7 e 8 aprile, il governo è pronto a reagire adottando misure immediate e proporzionate”. Così il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni a Camera e Senato sul caso Regeni. Il Cairo, però, sembra non aver gradito i toni del governo italiano.
“Quegli avvertimenti, ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri egiziano, “complicano la situazione” relativa all’uccisione del giovane ricercatore italiano. Uno scontro a distanza che arricchisce ulteriormente il giallo sulla morte del ricercatore friulano di nuovi elementi di dibattito.