Secondo il viceministro aggiunto dell’Interno Abou Bakr Abdel Karim, il governo egiziano non ha mai sostenuto che la banda di cinque rapinatori uccisi dalla polizia “fosse responsabile dell’assassinio” di Giulio Regeni.
Questo il passo indietro riportato del governo egiziano del quotidiano Al Masry Al Youm, facendo riferimento alla notizia del ritrovamento dei documenti di Regeni a casa dei familiari dei banditi. “La ricerca degli assassini è ancora in corso”, ha aggiunto.
Nel comunicato del 24 marzo del ministero dell’interno si affermava, invece, che la banda di rapinatori “era dietro all’uccisione dell’italiano” e che il capo della banda criminale aveva nascosto il borsello di Regeni a casa di sua sorella.