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Bernardo Provenzano resta al carcere duro | La decisione del ministro della Giustizia

Resterà al 41 bis il super boss Bernardo Provenzano. Non ci saranno sconti per l’ormai anziano boss di Corleone ricoverato già da 2 anni presso l’ospedale San Paolo di Milano in stato quasi vegetativo.

A deciderlo è stato il ministro della Giustizia Orlando, che ha apposto la firma al  rinnovo del carcere duro per il capomafia, a dieci anni esatti dal suo arresto, avvenuto l’11 aprile del 2006, in una masseria del corleonese.

“Non è venuta meno la capacità di Provenzano – secondo il Guardasigilli – di mantenere contatti con esponenti tuttora liberi dell’organizzazione criminale di appartenenze, anche in ragione della sua particolare concreta pericolosità”. Anche se in tre diversi processi la sua posizione è stata stralciata e in altri è stata sospesa proprio per le sue gravi condizioni di salute.

La decisione del ministro è in netto contrasto con il parere negativo alla proroga del carcere duro dato dalle Procure di Firenze e Caltanissetta, mentre la Dda di Palermo, diretta da Francesco Lo Voi, ha dato parere positivo affermando che “per una migliore valutazione della necessità del rinnovo del regime detentivo speciale nei confronti di Provenzano, occorre delineare la sua figura e il suo ruolo nell’associazione mafiosa Cosa nostra – si legge nella relazione – Il detenuto in questione, grazie ai diffusi appoggi della consorteria mafiosa siciliana è riuscito ad assicurarsi lo stato di latitanza per oltre 40 anni, sino all’11 aprile 2006”. E ricorda che dopo l’arresto del boss Totò Riina “Provenzano ha assunto un’incontestata posizione verticistica rimanendo per diversi anni l’incontrastato capo dell’associazione mafiosa nel suo insieme, non di uno o l’altro mandamento”.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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