“Guidi ha dimostrato serietà”: sono le parole del premier Matteo Renzi, a 24 ore dalla notizia che il compagno dell’ormai ex ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, risulta infatti indagato nell’inchiesta sui rifiuti dell’Eni. Renzi, da Washington, ha dichiarato che terrà l’interim.
La firma dell’emendamento da parte del ministro Boschi “è un atto dovuto” ha continuato il presidente del Consiglio. L’Italia, ha aggiunto il premier, non è più quella di una volta: “Se prima per telefonate inopportune non ci si dimetteva, ora ci si dimette”.
Intervenendo sul progetto ‘Tempa Rossa’, ha sottolineato che “dà posti di lavoro, è una cosa sacrosanta da fare, aver consentito a delle persone di venire in Italia e fare degli investimenti è una cosa sacrosanta, io lavoro perché si creino posti di lavoro”.
Per il premier Matteo Renzi, è indifendibile. Alcune fonti di maggioranza avevano sottolineato stamattina che “è gravissimo che Federica non ci avesse detto chi fosse e che cosa facesse il fidanzato”.
Renzi si è poi rivolto pubblicamente alla Guidi dicendo di aver “molto apprezzato il tuo lavoro di questi anni. Serio, deciso, competente. Rispetto la tua scelta personale sofferta, dettata da ragioni di opportunità che condivido: procederò nei prossimi giorni a proporre il tuo successore al capo dello Stato”.
È bene ricordare che la Guidi non è iscritta agli atti, ma solo il fidanzato Gianluca Gemelli. A far scattare le dimissioni è stata una telefonata intercettata e resa pubblica tra i due, in cui il ministro si impegna a far approvare un emendamento per sbloccare un impianto in località Tempa Rossa, nel Potentino.
Intanto nel pomeriggio di oggi, Gianluca Gemelli ha rassegnato le sue dimissioni da Commissario di Confindustria Siracusa con una nota inviata al Segretario dei Probiviri Confederali.