Nella morsa del racket, a volte, finiscono anche i parenti degli aguzzini. A Palermo un anziano zio ha deciso di denunciare le minacce del nipote boss per una somma di denaro ricevuta. L’uomo si è presentato alla squadra mobile di Palermo per denunciare il familiare, la moglie di quest’ultimo e altre due persone.
E oggi è scattato il blitz che ha portato in carcere quattro persone: Fabio Chiovaro, già detenuto per espiare una condanna per mafia, la moglie di Chiovaro, Loredana D’Amico, Giuseppe Vallecchia e di Tommaso Cospolici. Chiovaro, ritenuto boss del mandamento della Zisa, è finito in carcere quattro anni fa.
L’operazione è stata denominata ‘Family Crimes‘ e ha disarticolato una cellula di estortori legati a Cosa Nostra “per conto della quale taglieggiavano privati prevalentemente nel locale e popolare quartiere Noce”, spiegano gli investigatori. Le accuse sono di estorsione e tentata estorsione.
L’azione investigativa ha preso il via da una attività di pedinamento e sorveglianza nei confronti di uno degli arrestati “che ha consentito di disvelare una significativa e diversificata azione estorsiva”. I coinvolti, tra cui spicca anche una donna, “annoverano precedenti specifici ed alcuni risultano organici alla mafia”.