C’è speranza per il rientro in Italia del marò Salvatore Girone, detenuto da quattro anni a New Delhi. Dall’Aja, infatti, l’agente del governo indiano Neeru Chadha ha detto che si potrebbe pensare a un rientro, ma solo se Roma darà garanzie sul ritorno del fuciliere qualora la giurisdizione venga riconosciuta all’India.
Anche l’avvocato del collegio di difesa italiano, il britannico Sir Daniel Bethlehem, si era rivolto ai giudici : “Questo Tribunale considera affidabile, di fatto e di diritto, l’impegno dell’Italia a restituire Girone all’India, se questo fosse richiesto dal Tribunale stesso?”.
“Se sì – concluse – le misure provvisorie che l’Italia richiede sono sia appropriate sia necessarie”. Intanto Massimiliano Latorre attende in convalescenza a Taranto l’udienza della Corte Suprema indiana sul permesso, concessogli dopo un ictus, in scadenza il prossimo 30 aprile.