Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha pubblicato i dati relativi alle dichiarazioni dei redditi per l’anno 2014, il primo con lo strumento del 730 precompilato (usato da circa 13 milioni di dipendenti e pensionati).
Il dato più significativo emerso dalla relazione è la percentuale di contribuenti che dichiarano meno di 15 mila euro annui, che si attesta al 46% (circa il 5% dell’Irpef totale).
Si attesta invece al 49% la percentuale dei contribuenti tra i 15 e i 50 mila euro dichiarati. Sopra i 50mila euro dichiara solo il 4% dei contribuenti, i quali però versano il 35% del totale Irpef.
Sono 31.700 (0,1% del totale contribuenti) i soggetti che dichiarano sopra i 300 mila euro e pagano anche un contributo di solidarietà del 3% per la parte al di sopra di tale soglia.
Il reddito complessivo totale dichiarato ammonta a circa 817 miliardi di euro (+0,4% su base annua): il reddito medio si attesta 20.320 euro. Per gli imprenditori (intesi come titolari di ditte individuali, non società) il reddito medio è stato pari a 18.280 euro, mentre per i lavoratori dipendenti è stato nel 2014 pari a 20.520 euro. I più ricchi sono i lavoratori autonomi (35.570 euro), mentre il reddito medio dei pensionati è calato dello 0,3%, attestandosi a 16.700 euro.
La metà dei contribuenti non supera 16.430 euro di reddito, mentre i beneficiari del bonus da 80 euro sono stati 11,3 milioni, pari a 6,1 miliardi di euro complessivi di contributo. Un contribuente su quattro, circa 10 milioni, non paga un euro di tasse, in virtù di detrazioni o reddito dichiarato troppo basso.
Sul piano geografico, la Lombardia è la regione mediamente più ricca (24.020 euro), mentre la Calabria presenta il reddito medio più basso (14.510 euro).