Anna Geraldi è andata dal commissario dopo aver ricevuto la telefonata di Lily dal cellulare di Barbara. “Mio figlio è in carcere ingiustamente”, continua a ripetere. Andrea dalla prigione riesce a chiamare Nunzia, le dice che non fa che pensare ai momenti passati insieme e lei gli risponde che Gina è tornata in città: ma la chiamata viene bruscamente interrotta e Andrea riceve delle minacce da parte di un altro carcerato. Gina cerca di mettersi in contatto con Anna.
Giovanni invece va in ospedale da Alina e quasi la strozza: “Se non mi dai i miei soldi io ti uccido, ti faccio fare la fine di Barbara”, la minaccia. “Cinquanta mila euro sono niente rispetto a quello che ti ho fatto guadagnare con le fatture false”. Alina in preda al panico chiama Roberto e lui vuole sapere tutta la verità. Lei gli racconta che tutto è iniziato quando Andrea ha nominato come vice amministratore dell’azienda Federico e non lei. “Insieme possiamo fargliela pagare”, le disse in quell’occasione Giovanni. “Lo odiavo così tanto che decisi di fargliela pagare e accettai quello che mi propose tuo zio”, confessa Alina al marito. Roberto però ancora non è pronto per perdonarla.
Carlos nel frattempo ho nascosto Lily in cantina: “Che cosa hai fatto a Barbara?”, continua a gridare la ragazza.
Non è stato mio figlio, quarta puntata
Edda, la complice di Carlos si finge la donna delle pulizie di Loredana e va a casa della ragazza dove si è nascosta Gina, con tanto di accetta: è intenzionata a ucciderla pur di riavere i dvd che ha rubato. La ragazza però riesce a chiamare aiuto in tempo ed Edda deve andarsene a mani vuote.
Roberto e Anna sono intenzionati a incastrare lo zio Giovanni ma per farlo hanno bisogno della collaborazione di Alina che finge di voler fuggire con lui. Quando arriva in ospedale Giovanni trova Anna e Roberto e dice loro che in realtà non ha rubato ma il suo è stato solo un “rimborso speso” per tutte le umiliazioni subite. Ad ascoltare tutto ci sono dei finanzieri. “La nostra azienda ha deciso di autodenunciarsi”, annuncia Roberto. “Non sono solo io a odiarvi, siete circondati di gente che vi odia. Prima o poi tornerò a vendicarmi“, intima Giovanni mentre viene portato via in manette.
Nel frattempo la madre di Rebecca, Marilda, continua la sua relazione con Carlos in un albergo: quando un cameriere porta colazione e giornale lei legge che la famiglia Geraldi è ormai nel caos. “Adesso possiamo dire agli avvocati di fare una proposta per comprare la loro azienda”, dice al complice/amante in preda all’euforia.
“Domani evado e ti porto con me”, dice il boss Strada ad Andrea in carcere. “Chiama la tua famiglia e chiedi un milione di euro”. Andrea però declina l’invito: “Io sono innocente”. Intanto Pietro, il padre di Barbara e la moglie del boss tramano alle spalle di Strada.
Una delle complici di Carlos porta il cellulare di Barbara a Magda dicendole di ascoltare la segreteria telefonica. Lì c’è conservato un messaggio vocale di Andrea, nel quale accenna al festino e dice alla nipote di non dire niente a nessuno. I sospetti di Madga ricevono una conferma: lei decide quindi di denunciarlo e di costituirsi parte civile contro di lui.
Non è stato mio figlio, quarta puntata
“Mio fratello ha abusato di lei e adesso deve pagare”, dichiara Madga ai microfoni dei giornalisti. Anna prova a parlarle ma lei non vuole: “Tu non sei più mia madre, hai coperto l’assassino di mia figlia. Odio lui e odio anche te”, le risponde.
Andrea dal carcere soffre pensando a Barbara e a quello che ha potuto credere sua sorella di lui. Per questo si convince a recapitare un messaggio a Strada ed evade con lui. Anna viene avvertita della fuga del figlio da un complice del boss che le chiede un riscatto. Ma Andrea una volta fuori ruba la pistola di Strada e riesce a scappare.
Nel frattempo Rebecca dice a sua madre di essere incinta e che il bambino è di Andrea: “Questo non cambia nulla”, le risponde la madre. Rebecca progetta la sua fuga proprio mentre Carlos arriva per parlare con Marilda: la giovane ascolta ogni cosa sul loro piano contro la famiglia Geraldi.
Non è stato mio figlio, quarta puntata
Pietro, dopo aver pagato la moglie di Strada, riesce a incontrare il boss il quale però manco sapeva che lui aveva una figlia. “Dopo quello che mi hai fatto, non avrei mandato Carlos, mi sarei divertito personalmente con tua figlia”, gli dice Strada e Pietro gli spara in testa. Poi però il padre di Barbara ha una brutta sorpresa. “Con i tuoi soldi finalmente mi rifarò una vita. Strada non c’entrava niente con tua figlia”, recita la moglie del defunto boss in un messaggio video che ha lasciato a Pietro prima di scappare con tutti i suoi soldi.
Andrea riesce a contattare sua madre e lei adesso pretende di sapere tutto dall’inizio. Lui le racconta di Nunzia, del suicidio del padre dopo la mancata fornitura da parte della loro azienda, del lavoro che la ragazza si era trovata al Bimbastar e del modo in cui Nunzia iniziò a disprezzarlo. “A quel punto persi il controllo e inizia una relazione con un’altra ballerina del locale, Gina. Con lei ho toccato il fondo, di notte mi distruggevo pensando alla mia vita, all’azienda di famiglia da gestire a un matrimonio che si sarebbe celebrato senza amore”, confessa Andrea.
Poi Andrea racconta della festa in maschera per la sera del suo compleanno, e che Barbara era il suo “regalo” da parte di Gina. Quando Andrea, rimasti soli, le tolse la maschera capì che era del tutto drogata e scappò via alla ricerca di Gina, che però era come scomparsa.
Andrea continua il racconto alla madre: quando ha provato a parlare con Barbara si rese conto che lei non sapeva nulla, e che era stata drogata a sua insaputa. Allora andò a trovare Gina e lei gli disse che aveva trovato la ragazza su internet: “Mi sento uno stupido ad averle creduto”.
I due vengono raggiunti da Federico che consegna ad Andrea le chiavi di un “posto sicuro”. Quando si allontanano continuando a ringraziarlo lui fa una telefonata: “Puoi preparare la proposta di acquisto della Gerali spa oggi”.