“Stai bene? L’esplosione ha coinvolto anche te?”. È il messaggio che si sono visti recapitare tanti utenti di Facebook sul proprio numero di cellulare, subito dopo l’attentato in Pakistan.
Si tratta del ‘safety check’, l’applicazione che il social network attiva nel caso di attentati o calamità naturali avvenuti nelle vicinanze. Ma cosa è successo? L’invio, in seguito all’attacco kamikaze talebano che ha colpito ieri la città pachistana Lahore, è partito per errore verso utenti sparsi in tutto il mondo a causa di un ‘bug’ all’algoritmo che regola il servizio in base alla geolocalizzazione dei profili Fb.
La società si è poi affrettata a spiegare: “Purtroppo molte persone non colpite dalla crisi hanno ricevuto una notifica che chiedeva se stessero bene. Questo tipo di bug è in contrasto con le nostre intenzioni. Abbiamo lavorato rapidamente per risolvere la questione e ci scusiamo con chiunque abbia per errore ha ricevuto la notifica”.