La D.I.A. di Messina, supportata dal Centro Operativo di Catania, ha sequestrato i beni dell’imprenditore Salvatore Santalucia, 62enne di Roccella Valdemone (ME), operante nel settore del movimento terra e della produzione del calcestruzzo.
Il provvedimento interessa 4 fabbricati e 32 terreni, ubicati nel Comune di Roccella Valdemone (ME), per l’estensione complessiva di circa 20 ettari, per un valore complessivo di 1,3 milioni di euro.
L’uomo era stato già colpito, lo scorso 15 dicembre, da un precedente sequestro disposto dal medesimo Tribunale, su proposta del Direttore della D.I.A. che ammontava a 27 milioni di euro. E l’attività investigativa che ha portato al nuovo sequestro trae origine proprio dal precedente.
Salvatore Santalucia è ritenuto anello di congiunzione tra le organizzazioni criminali operanti nel territorio a cavallo tra le province di Messina e Catania.
Le attività investigative hanno permesso di mettere in luce che il l’uomo era riuscito ad avere la disponibilità di ulteriori possidenze immobiliari, anche riferibili a fabbricati in corso di costruzione, intestandoli, in quota parte, a se stesso nonché ai suoi familiari.
Pluripregiudicato e con precedenti di polizia anche per reati associativi, lo stesso è risultato soggetto strettamente legato alla ben note famiglie mafiose ‘Santapaola’ e a quella ‘Barcellonese’, come confermato dalle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Carmelo Bisognano.