Attore, pittore, scrittore e regista. Dario Fo compie 90 anni e lo fa continuando a scrivere e a recitare, due passioni che hanno percorso tutte la sua esistenza. Il premio Nobel per la letteratura ha appena pubblicato un libro “Razza di zingaro” e il 27 maggio metterà in scena il suo “Mistero Buffo” al teatro LinearCiak di Milano.
Compagno storico di Franca Rame, Fo dedicò gli anni 60 alla messa in scena di opere farsesche, tra cui “Il dito nell’occhio”, “Chi ruba un piede è fortunato in amore”, “Gli arcangeli non giocano a flipper”, “Settimo: ruba un po’ meno”, “Isabella, tra caravelle e un cacciaballe” e “La signora è da buttare”. Alla fine degli anni 60, Fo e Franca Rame decidono di abbandonare i teatri per esibirsi in fabbriche e università occupate, i luoghi della protesta: sono questi gli anni di “Mistero Buffo”, “Morte accidentale di un anarchico” e “Pum pum chi è? La polizia!”.
Gli anni 80/90 sono quelli dedicati alla messa in scena di “Storia della tigre e altre storie”, “Fabulazzo osceno” e “Johan Padan alla descoverta delle Americhe”. Nel 97 Fo conquista il premio Nobel, divenendo così un personaggio da ammirare e ottiene in seguito le lauree honoris causa. La maggior parte delle opere pubblicate in questi anni sono di tematica culturale, come “Le lezioni sul teatro” e le esibizioni dedicate allo studio e alla critica di opere artistiche.
La produzione di Dario Fo è continuata nel tempo, nonostante la morte di Franca Rame. In questi giorni è stato inaugurato l’archivio Dario Fo- Franca Rame, aperto a studiosi e non solo, dove è possibile consultare manifesti, articoli, costumi e anche marionette, copioni e manoscritti. Un angolo di cultura capace di arricchire le generazioni future.