Gli attentati e le stragi avvenute nella giornata di ieri continuano, inevitabilmente, a coinvolgere direttamente il mondo del calcio: dopo la notizia ufficiale riguardante la partita in programma tra Belgio e Portogallo, adesso sono gli stessi giocatori militanti in Belgio ad alzare la voce, tra questi Matias Suarez dell’Anderlecht.
Un incubo senza fine: “Ho avuto paura e ho chiamato subito a casa per sapere se era tutto a posto e se dovessi andare a prendere mia figlia. Per la paura, è stato sospeso anche l’allenamento. Dopo ciò che accadde a Parigi la gente vive la quotidianità in modo diverso e in giro non si vedono molte persone: la gente per la paura non esce di casa”.
Vivere a Bruxelles potrebbe essere troppo pericoloso: “A Bruxelles c’è un quartiere in cui abitano molti jihadisti. Non è per il paese, che è incredibile e per gli abitanti del Belgio, che adoro, ma ho parlato con mia moglie ed il mio procuratore e, per la sicurezza della mia famiglia, abbiamo deciso che a giugno vorremmo lasciare l’Anderlecht per trasferirci in un paese più sicuro“.