Colpo alle casse della ‘ndrangheta della Direzione Investigativa Antimafia di Catanzaro. È stato infatti eseguito un provvedimento di confisca nei confronti di Francesco Suriano, nipote di Tommaso Gentile, attualmente detenuto e ritenuto capo dell’omonimo clan mafioso operante nell’hinterland di Amantea (Cosenza).
L’attività operativa “è compresa in una più ampia ed articolata strategia d’intervento finalizzata all’apprensione di patrimoni illecitamente acquisiti, denominata convenzionalmente operazione “Quattro Terre”, che interessa il territorio dell’intero distretto di Corte d’Appello”.
La confisca eseguita nei confronti di Suriano ha interessato beni il cui valore complessivo è stimato in un milione e duecentomila euro. Suriano è già stato condannato in via definitiva per estorsione aggravata dal metodo mafioso e dalla finalità di agevolare la cosca mafiosa Lanzino-Di Puppo di Cosenza.
“Gli accertamenti di natura patrimoniale esperiti dalla Direzione Investigativa Antimafia, Sezione Operativa di Catanzaro hanno consentito di riscontrare che Suriano e la moglie hanno dichiarato, nel periodo 2001-2013, redditi nulli o irrisori e al di sotto della soglia di minima sussistenza…”.
Ma in realtà il patrimonio a loro disposizione era di oltre un milione di euro. La Corte d’Appello di Catanzaro ha quindi disposto la confisca di:
- un intero compendio aziendale della ditta individuale “Scalise Carolina”, con sede in Amantea (CS)
- quota sociale della società “SURIANO FOOTBALL CLUB SNC DI SURlANO FRANCESCO & c., con sede in Amantea (CS)
- una “COOPERATIVA SOCIALE”, con sede in Amantea (CS)
- quota sociale della società in accomandita semplice “PLANET CENTER S.A.S. DI SURlANO FRANCESCO & c., con sede in Amantea (CS) ;
- 4 immobili;
- 3 beni mobili registrati;
- 1 rapporto finanziario;
- 4 polizze assicurative.