Finisce con un primo nulla di fatto l’indagine Olimpia della procura di Bolzano: 8 atleti della nazionale italiana di atletica sono stati, infatti, assolti dal tribunale nazionale antidoping del Coni.
I nomi sono quelli di Daniele Meucci, Fabrizio Donato, Daniele Greco, Ruggero Pertile, Andrew Howe, Silvia Salis, Anna Incerti e Andrea Lalli.
L’accusa era di non aver fornito tempestivamente nel 2012 la propria reperibilità per un alto numero di controlli anti-doping (nello stesso periodo era stato trovato positivo Alex Schwazer); la pena richiesta era di 2 anni di squalifica. Da varie carte, invece, risulta che il sistema informativo di Coni e Fidal fosse inefficiente e che i mancati controlli fossero da attribuire a tali gravissime mancanze.
Nella sentenza si cita il rinvio alla Procura Antidoping per valutare “le responsabilità per la violazione dell’art. 3 delle NSA, che emergono dalle dichiarazioni rese dalla teste Rita Bottiglieri all’udienza del 18 marzo 2016”. Nelle prossime settimane altri atleti (in totale erano 26 gli indagati) saranno ascoltati dai giudici in vista della sentenza.