Ci sarebbe una svolta nell’indagine della procura di Arezzo su Banca Etruria. Lo riporta questa mattina ‘Il Corriere della Sera’. A finire sotto inchiesta, nell’indagine per bancarotta fraudolenta, è l’intero Cda, guidato da Lorenzo Rosi e dai suoi vice Alfredo Berni e Pierluigi Boschi, padre del ministro per le Riforme Maria Elena. Si indaga sulla liquidazione da un milione e 200 mila euro che fu concessa dall’ultimo consiglio di amministrazione all’allora direttore generale Luca Bronchi.
Non si sa ancora ufficialmente se sia stato aperto formalmente un fascicolo, c’è però una delega di indagine affidata alle fiamme gialle per verificare i verbali della seduta del Cda del 30 giugno 2014, quando fu deliberata la buonuscita milionaria di Bronchi.