Ecco le pagelle del match della 30esima giornata di Serie A tra Napoli e Genoa:
NAPOLI: Reina 5,5 ; Hysaj 6, Albiol 6, Koulibaly 5,5, Ghoulam 6; Allan 6,5, Jorginho 5,5, Hamsik 6; Callejon 5,5 (dal 15′ s.t. Mertens 6,5), Higuain 8 (dal 43′ s.t. El Kaddouri 6,5), Insigne 6,5 (dal 27′ s.t. Gabbiadini 6).
I MIGLIORI DEL NAPOLI
Higuain: Straordinario. Trasforma in oro tutto ciò che tocca e raggiunge quota 29 gol in campionato. Sbaglia un gol nel primo tempo, ma si fa perdonare con una doppia prodezza che regala i tre punti alla sua squadra. Oltre i gol è sempre grintoso e determinato, non perde un pallone.
Allan: Partita da incorniciare per il centrocampista brasiliano. Tanta grinta e corsa, ma anche qualità e cervello in mezzo al campo. E’ sempre al posto giusto nel momento giusto.
I PEGGIORI DEL NAPOLI
Koulibaly: Prestazione sottotono per il difensore senegalese, apparso distratto e poco lucido. Nell’occasione del primo gol si fa saltare troppo facilmente da Rincon e nel secondo tempo un controllo sbagliato permette a Cerci di presentarsi a tu per tu con il portiere.
Callejon: Tanta corsa e lavoro sporco sulla fascia, impreciso in area di rigore. Nel primo tempo spreca un’ottima occasione davanti a Perin, ritardando troppo il tiro. Cala fisicamente nella ripresa e viene sostituito.
GENOA: Perin 7; De Maio 6, Izzo 5,5, Burdisso s.v. (dal 12′ p.t. Fiamozzi 5,5); Gabriel Silva 5,5, Dzemaili 6, Rigoni 6 (dal 17′ s.t. Tachsidis 6) , Rincon 7, Laxalt 6; Pandev 5, Pavoletti 5,5 (dal 13′ s.t. Cerci 5,5).
I MIGLIORI DEL GENOA
Perin: Salva il risultato più volte nel primo tempo con due miracoli e si fa trovare pronto in ogni situazione. Non può nulla sui due gol del Pipita.
Rincon: Il migliore della sua squadra, nel primo tempo trova il gol con un bolide centrale che soprende Reina, nel secondo tempo “abbottonato” a centrocampo. Partita ordinata e disciplinata, corre ininterrottamente per 90 minuti, indispensabile.
I PEGGIORI DEL GENOA
Pavoletti: Fa a sportellate con Koulibaly, lotta su ogni pallone e non si dà per vinto, è lasciato completamente solo lì davanti. Al rientro da un lungo infortunio, fa quel che può, ma è troppo poco.
Pandev: Un fantasma nel vero senso della parola. Tocca pochissimi palloni e non fa nulla per farsi trovare dai suoi compagni. Prestazione da dimenticare per il macedone.