La Domenica delle Palme, quest’anno, ha un particolare significato per i ragazzi visto che cade in concomitanza con la 31a Giornata Mondiale della Gioventù che verrà celebrata, a livello mondiale, a Cracovia, il prossimo luglio dove si svolgerà l’incontro con il Pontefice.
Quest’anno Papa Francesco si è soffermato in particolare un breve verso del Vangelo di Matteo: ‘Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia’. Ed è stata proprio la misericordia l’argomento principale della Santa Messa di Papa Francesco; in tutte le chiese invece la celebrazioni iniziano con il raduno dei fedeli per far benedire i propri rami d’ulivo o palma che poi verranno portati a casa come segno di fede.
A San Pietro, alle 9.30 c’è stata la tradizionale benedizione dei rami d’ulivo per mano di Bergoglio che poi dalla Cappella Papale ha raggiunto le decine di migliaia di credenti che si trovano in Piazza San Pietro per partecipare alla importante funzione liturgica, successivamente una breve processione lo ha portato sul sagrato della Basilica dove i fedeli hanno assistito alla Santa Messa.
Il Pontefice ha accostato le sofferenze dei migranti a quelle provate da Cristo sulla croce. “A Gesù viene negata ogni giustizia e prova sulla sua pelle anche l’indifferenza. E penso ai tanti emarginati, ai tanti profughi e ai tanti rifugiati per i quali nessuno vuole assumersi la responsabilità del loro destino”, ha detto in piazza San Pietro di fronte a migliaia di fedeli. “Può sembrarci tanto distante – ha aggiunto – il modo di agire di Dio, che si è annientato per noi, mentre a noi pare difficile persino dimenticarci un poco di noi”.“Egli – ha continuato – viene a salvarci; siamo chiamati a scegliere la sua via: la via del servizio, del dono, della dimenticanza di sé. Possiamo incamminarci su questa via soffermandoci in questi giorni a guardare il Crocifisso, la cattedra di Dio, per imparare l’amore umile, che salva e dà la vita, per rinunciare all’egoismo, alla ricerca del potere e della fama. Con la sua umiliazione, Gesù ci invita a camminare sulla sua strada”. Il Pontefice ha quindi invitato a meditare su “questo mistero del suo annientamento per noi”.