Una banda di rapinatori specializzata negli assalti ai bancomat è stata sgominata dalla polizia di Enna. Sono 9 i soggetti posti ai domiciliari perché responsabili di far parte di un sodalizio criminale dedito ai furti di apparati bancomat ubicati all’interno dei locali degli Ospedali di Leonforte e Nicosia.
Questi i nomi degli arrestati: Mario Bonelli, Angelo Magrì, Pietro Verga, Angelo Verga, Vincenzo Verga, Michael Nicotra, Salvatore Sam Privitera, Giuseppe Caruso, Salvatore Cosentino.
Numerosi arresti da #squadremobili di Enna, Catania e commissariato Nicosia per furti bancomat di alcuni ospedali pic.twitter.com/J2kEd6wK98
— Polizia di Stato (@poliziadistato) 18 marzo 2016
Dai dialoghi telefonici fra gli indagati intercettati dalla polizia è emerso come gli stessi per comunicare tra loro, al fine di organizzare i “raid” notturni, utilizzassero un linguaggio criptico, caratterizzato da metafore calcistiche.
Venivano, infatti, concordati in modo convenzionale degli incontri di “calcetto” con schieramento delle relative squadre in campo. In queste fantomatiche “partite” i soggetti indicavano quale squadra avversaria quella “formata” dalle forze di polizia.
Infatti, se nel corso dei sopralluoghi constatavano la presenza di polizia, rimandavano il colpo adducendo che per quella serata “l’altra squadra era più forte”. Inoltre, quando non riuscivano a concretizzare i colpi per la defezione di alcuni complici, anche alcuni familiari, si diceva del complice “che aveva paura di giocare”.
Altre metafore utilizzate dagli indagati per indicare la presenza di forze di polizia sul territorio, erano quelle che richiamavano contesti metereologici. Di volta in volta, veniva detto: “sta piovendo forte”, oppure, “c’è caldo”.