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Non è stato mio figlio, seconda puntata: Andrea viene arrestato per l’omicidio di Ornella

La seconda puntata di “Non è stato mio figlio” inizia con Saverio che, parlando con Anna del suicidio di Barbara, muove delle pensanti accuse contro Andrea. “Io lo conosco mio figlio non può avere avuto una relazione con sua nipote”, dice Anna difendendo Andrea. “Come puoi immaginare una cosa del genere, vergognati!”, gli dice prima di andarsene. Tornando a casa, Anna decide di non raccontare a Magda tutto quello che Saverio le ha detto.

Ornella avverte Gina al telefono: “Nunzia sa dove sei, l’ho sentita dare il tuo indirizzo a qualcuno”. Lei le dice di non preoccuparsi e che ha un piano: “Mettiti in contatto con Andrea, digli di sborsare 300 mila euro: io ho sia il video originale che la copia modificata, le ho rubate a Carlos”, la informa, avvertendola anche di stare attenta. Ma è troppo tardi: l’uomo è già arrivato a casa si Ornella.

Seduti a un bar, Nunzia e Andrea parlano di come tutto è cominciato. Gina gli ha organizzato una festa per il suo compleanno e come regalo gli aveva portato una ragazza vergine: “Era una trappola e io ci sono cascato. La vergine era mia nipote Barbara, l’avevano drogata: era tutto organizzato per incastrarmi”. Nunzia gli crede e decide di aiutarlo a scoprire chi c’è dietro tutto.

L’indomani la cameriera Carmela dice ad Anna che ha trovato il cellulare di Barbara nei pantaloni di Andrea. “Non dire a nessuno che l’hai trovato”, le chiede la signora Anna, sempre più trafelata quando scopre che il cellulare ha un messaggio di Andrea, l’unica cosa che è rimasta salvata nel dispositivo.

Intanto Andrea arriva al pastificio e Federico gli dice che s’è qualche problema in contabilità. Ornella invece è finita in ospedale e il proprietario del night, il Bimbastar, accusa Andrea: Nunzia però interviene dicendo al commissario che Andrea ha passato la notte scorsa insieme a lei.

Non è stato mio figlio, seconda puntata

In azienda sta per arrivare la finanza per un controllo: Alina parla preoccupata con Giovanni, teme che possano scoprirli. “Abbiamo i soldi mandiamo tutti a quel paese e scappiamo amore”, le dice Giovanni. “Appena tua marito scoprirà tutto per te sarà finita”. Alina tenta di svincolarsi, gli ripete che andare a letto insieme quell’unica volta è stato il suo errore più grosso. Per fortuna Anna entra nell’ufficio di Giovanni e Alina può uscire. Rimasti soli, Anna forma un assegno per Giovanni ma lui lo straccia: “Non voglio più essere trattato come un pezzente da te e dai tuoi figli”, ma lei gli risponde che è solo lui il responsabile della sua rovina perché ha svenduto le sue azioni dell’azienda per fare la bella vita.

Rebecca, la fidanzata di Andrea, riceve anche lei una lettera anonima con la foto di un bambino e dietro la scritta: “Andrea è il paparino, chi sarà la mammina?”. Rebecca va in azienda a cercarlo ma lì trova Anna e le racconta tutto; lei di rimando le dice di non farne parola con nessuno. Anna continua a chiamare Andrea ma lui è in spiaggia con Nunzia: dopo una lunga chiacchierata piena di confessione i due si baciano. 

Nel frattempo all’uscita della scuola Carlotta viene rapita: i suoi rapinatori le dicono che deve trovare un dvd che aveva Barbara. La ragazzina ricorda che Barbara l’ha distrutto: “Questo non piacerà a Carlos”, si dicono tra loro le rapinatrici che si convincono poi a lasciarla andare intimandole di non dire nulla perché stanno tenendo d’occhio lei e la sua famiglia. Anna ha visto il rapimento davanti alla scuola, prova a inseguire il furgone ma finisce fuori strada: quando il commissario arriva nel luogo sull’incidente Anna gli racconta cosa ha visto.

Andrea e Nunzia vanno in ospedale dove c’è Ornella: la ragazza dice frammenti di discorsi e Nunzia non capisce a cosa si riferisca. Ma una delle donne che lavora con Carlos lavora anche all’ospedale: quando entra nella stanza di Ornella intima Nunzia di andarsene.

Anna va da Alina ma lei dice che Carlotta è rientrata a casa prima perché non stava poco bene. “Perché stai mentendo?”, chiede Anna la bambina. Nel frattempo Federico ha detto ad Andrea che dietro i problemi economici dell’azienda potrebbe esserci Alina.

Non è stato mio figlio, seconda puntata

La madre di Rebecca scopre la foto che ha ricevuto sua figlia: la ragazza la prega di non dire e di non fare nulla ma lei la va a mostrare a Magda. Andrea a Nunzia invece interrompono la ricerca del dvd per fare l’amore; Rebecca continua a chiamarlo e dato che lui non risponde decide di andarlo a cercare e lo vede mentre è con Nunzia.

Anna continua a cercare Andrea e va pure a casa con Federico il quale, prima che bussasse, stava guardando sul computer un video di Barbara che lo invitava ad andare al cinema insieme a lei e alle sue amiche. La madre di Rebecca invece raggiunge Carlos al cinema e gli dice che ha fatto in modo che Magda avesse la fotografia: si scopre che i due sono amanti. 

Andrea dopo va da Rebecca per lasciarla e lei gli dice se la ragazza con cui l’ha visto è la madre di suo figlio. Andrea continua a dire che lo stanno incastrando. A casa di Roberto chiama una compagna di Carlotta chiedendo di parlare con lei: Roberto le dice che sta male ma la ragazzina gli dice che a scuola in realtà stava benissimo. Quando Roberto va da Carlotta, la bambina sta dormendo, lui allora decide di leggere il suo diario dove legge del bacio di Giovanni e Alina. 

Non è stato mio figlio, seconda puntata

Gina chiama Ornella dicendole di farsi trovare all’uscita dell’ospedale ma la donna che lavora con Carlos l’accoltella con uno dei pugnali della collezione di casa Geraldi. Finalmente Andrea torna a casa, sua madre gli dice che devono parlare di un sacco di cose, quando il commissario arriva in casa e arresta Andrea per l’omicidio di Ornella. “Mamma non ti preoccupare, io sono innocente”, le dice Andrea. Anna si dispera mentre Magda alla finestra non pare preoccupata, anzi.

Magda affronta sua madre, le dice che lei ha sempre messo Andrea su un piedistallo e che quando qualcosa riguarda lui non è mai stata obiettiva. “Ma come puoi dubitare di tuo fratello?”, le chiede la madre. Ma Magda va via senza risponderle.

Azzurra Sichera

Chi mi conosce ha smesso di comprarmi pigiami e mi regala libri; detesto avere gli occhiali sempre sporchi; soffro di dipendenza da carboidrati; amo e odio la mia città, Palermo, così come non sopporto gli stereotipi sulla Sicilia e i siciliani; la prima cosa che faccio quando inizio un libro è leggere i ringraziamenti; amo le tazze e colleziono "L'apologia di Socrate" di Platone in tutte le lingue.

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Azzurra Sichera
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