Prima condanna nell’ambito dell’inchiesta sull’utilizzo improprio dei fondi alla Lega Nord. Riccardo Bossi, primogenito del fondatore Umberto, è stato condannato in rito abbreviato a un anno e otto mesi per appropriazione indebita aggravata.
Bossi era finito sotto processo per una serie di spese personali (circa 158 mila euro, secondo l’accusa) fatte con i fondi del Carroccio. “Ribadisco la totale estraneità del mio cliente – è il commento a caldo dell’avvocato Agostino Maiello – Chiunque di noi quando chiedeva i soldi al papà non sapeva da dove lui li prendesse”.
“È una condanna troppo dura – prosegue il legale – faremo sicuramente appello. Credo che questa sentenza farà storia, ormai è ben preciso l’indirizzo della magistratura sulla famiglia Bossi. Riccardo in questo momento è in difficoltà, ha interrotto le sua attività a causa di questa vicenda giudiziaria e sta cercando lavoro”.