La Mobile di Trapani ha arrestato i fratelli Nicolò e Giovanni Adamo di 51 e 43 anni, proprietari di uno dei locali più frequentati della movida trapanese. I due devono espiare una condanna per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e al falso di 5 e 6 anni. I due fratelli sono stati arrestati nel 2009 insieme ad altre tre persone nell’ambito di una indagine che, avviata nel 2005, in modo approfondito era stata anche sviluppata dalla sezione di pg (presso la Procura di Trapani) della guardia di finanza, coordinata dal sostituto procuratore Andrea Tarondo.
I fratelli Adamo sono accusati di aver fatto parte di una associazione a delinquere specializzata in truffe altamente specifiche. Il gruppo sfruttava i fondi predisposti dalla “Legge Sabatini” dedicata a chi opera nel settore del commercio. Di fatto si facevano figurare acquisti per aziende commerciali che servivano per ottenere immediate liquidità: le attrezzature o non esistevano del tutto o erano già state usate. Quella che era stata realizzata venne paragonata dagli investigatori ad una “macchina che produceva soldi”.
La truffa avrebbe fruttato all’associazione criminale circa due milioni di euro.