Dopo una telenovela durata circa una settimana, giorno in cui sono stati uccisi, hanno fatto rientro in Italia, le salme di Salvatore Failla e Fausto Piano.
Il C-130 dell’Aeronautica militare è atterrato all’aeroporto militare di Ciampino a mezzanotte e 40 minuti. Ad accoglierle, i familiari dei due tecnici della Bonatti, e il ministro degli esteri, Paolo Gentiloni.
Dopo che è stato aperto il portellone, a bordo è salita, per qualche minuto, una rappresentanza formata presumibilmente da alcune autorità. Poi sono scese le due salme e i familiari hanno a lungo sostato davanti ai portelloni aperti dei due mezzi funebri.
L’autopsia sui corpi è stata fatta a Tripoli ma i familiari di Failla non ci stanno e accusano lo Stato “che non ha tutelato Salvo. Lo hanno ucciso due volte”. La moglie Rosalba ha anche fatto ascoltare la voce del marito contenuta in una registrazione fatta sentire dai rapitori lo scorso 13 ottobre: “Ho bisogno di aiuto. Parla con giornali e tv”, le parole dell’uomo. “Ma ci hanno detto di stare zitti e non rispondere più alle telefonate ed io ora mi sento in colpa”, dice Rosalba.
Intanto è stato stabilito che in giornata saranno eseguite le autopsie sulle salme dei due tecnici italiani presso l’Istituto di medicina legale del Policlinico Gemelli di Roma. L’esame autoptico sarà eseguito dal collegio peritale formato dal professor Vincenzo Pascali, direttore dell’Istituto di medicina legale, Antonio Oliva e Tommaso Tartaglione.