Una bolletta dell’acqua: sarebbe questo ad aver fatto iniziare un litigio conclusosi con il duplice omicidio di Falsomiele.
Nei giorni successivi al duplice omicidio in via Falsomiele, infatti, si sono recati sul posto investigatori, esperti della scientifica ma anche tecnici dell’Amap, l’azienda che gestisce il servizio idrico in città.
Tra gli indizi che hanno indirizzato le indagini verso la bolletta dell’acqua, c’è il fatto che la Fiat 500 L su cui viaggiavano Vincenzo Bontà e Giuseppe Vela era posteggiata davanti ai contatori dell’Amap per rilevare i consumi idrici.
Inoltre, le persone della zona raccontano che Bontà e i coniugi Gregoli assassini avevano avuto discussioni animate per i consumi di acqua. In pratica, Vincenzo Bontà riceveva bollette Amap carissime e avrebbe sospettato che il geometra e la moglie rubassero la sua acqua.
Sarebbe questo dunque l’oggetto delle discussioni di quella tragica mattina? Gli investigatori stanno compiendo tutti gli accertamenti del caso.