La Procura di Roma contesta a Manuel Foffo e Marco Prato, i due 30enni accusati del delitto di Luca Varasi, il reato di omicidio premeditato aggravato dalla crudeltà.
Si rincorrono, intanto, le ipotesi sul massacro del Collatino a Roma, avvenuto nella notte fra sabato e domenica scorsa.
Le ipotesi più accreditate sono due. La prima è quella del movente sessuale: Luca Varani, la vittima, si sarebbe rifiutato di partecipare ad un rapporto a 3, scatenando la rabbia di Marco Prato e Manuel Foffo. La tesi troverebbe conferme nel cadavere, denudato e in alcuni commenti su Facebook della vittima (“Dio non creò Adamo e Claudio” e altri slogan contro i gay).
La seconda è quella fornita da Manuel Foffo: “Volevamo uccidere qualcuno solo per vedere che effetto fa”, seviziando e torturando la vittima. Il racconto però secondo gli inquirenti sarebbe confuso e con diverse elementi discordanti.
Si attende, dunque, la versione di Marco Prato, piantonato in ospedale dopo aver tentato il suicidio la notte dell’omicidio.
Il pm Francesco Scavo ha inviato al gip Riccardo Amoruso la richiesta della convalida dell’arresto. Nella confessione che Foffo ha fatto agli inquirenti è emerso che i due si sarebbero accaniti sul corpo del 23enne, torturandolo in modo tale che non morisse subito. I due avrebbero tentato di “ripulire” la scena del delitto.
Foto da Facebook.