Multa da 450 milioni di dollari per Apple per aver concordato con cinque grandi gruppi editoriali pratiche anti concorrenziali sui prezzi degli ebook. Lo ha deciso la Corte Suprema Usa, respingendo l’appello presentato della società di Cupertino. Apple avrebbe costretto Amazon, leader del mercato, ad alzare i prezzi. Le case editrici hanno già patteggiato una sanzione di 166 milioni di dollari.
Viene così confermata la sentenza del tribunale di Appello di Manhattan del giugno del 2015, che condannava il colosso di Cupertino per aver agito con l’intento di violare le leggi antitrust.
Il dipartimento della Giustizia aveva sostenuto che le iniziative di Apple avevano aumentato il prezzo degli eBook tra i 12,99 e i 14,99 dollari dai 9,99 dollari precedenti. La causa contro Apple era cominciata nell’aprile 2012: Apple si era accordata con cinque editori (Hachette, HarperCollins, Mcmillan, Penguin e Simon & Schuster), per aumentare il prezzo degli eBook, che erano venduti a 9,99 dollari su Amazon. Una decisione che secondo i giudici ha danneggiato i consumatori.
Ad incastrare Apple era stata una mail scritta da Steve Jobs e inviata a James Murdoch, il figlio più giovane del magnate di News Corp Rupert Murdoch, ai tempi alla guida della casa editrice HarperCollins.
Ecco il passaggio incriminato: “Unisciti ad Apple e vediamo se riusciamo a creare un mercato di massa degli ebook a 12,99 e 14,99 dollari”. Due giorni dopo l’email, HarperCollins firmò un accordo con Cupertino.