Come ogni domenica Papa Francesco ha recitato insieme ai fedeli la preghiera mariana dell’Angelus Domini affacciandosi sulla piazza di San Pietro da Palazzo Apostolico in Vaticano. Saluti per i fedeli giunti dalla Germania, dalla Danimarca, da Valencia e Timisoara e da tutta Italia.
Francesco si è soffermato sulla parabola del figliol prodigo, tema del Vangelo di questa domenica, evidenziando l’amore del padre nei confronti del figlio sia al momento del distacco sia al momento del suo ritorno. “Sentirsi sempre e solo nel giusto è sinonimo di superbia: il padre cerca i superbi e accoglie i peccatori, attendendo il loro ritorno“.
Francesco ha espresso vicinanza alle missionarie della carità per la strage in Yemen: “Prego per loro e per tutte le vittime ed i familiari. Questi sono i martiri di oggi, non copertina dei giornali o notizie: queste persone danno il sangue per la chiesa“.
Il Papa cita anche con grande ammirazione l’operato dei corridoi umanitari per i profughi (oltre 100 giunti in Italia fra bambini, malato e anziani)e chiede ai fedeli di pregare per lui e per i suoi collaboratori, impegnati fino a venerdì negli esercizi spirituali