Un nuovo caso per il Movimento 5 Stelle: la “Casaleggio&Associati” è stata accusata di spiare i propri parlamentari, controllando le loro caselle e-mail.
Il racconto arriva dal giornale “Il Foglio”: il quotidiano cita Tancredi Turco, ex deputato del Movimento (uscito nel gennaio 2015), secondo il quale la società di Casaleggio avrebbe “accesso al nostro sistema di archiviazione e comunicazione interno, dove si depositano documenti”.
É Beppe Grillo in persona dal suo blog a smentire questa ipotesi (“La “Casaleggio&Associati” non ha mai avuto accesso al server”) e passa al contrattacco, citando il caso delle intrusioni informatiche subite dai 5 Stelle a inizio legislatura: “Si si sta ancora aspettando che vengano identificati e incriminati i colpevoli da due anni. Viene il sospetto che, essendo forza di opposizione, il Governo e la Presidenza della Camera non stiano dedicando sufficienti risorse per identificare i colpevoli”.
Le reazioni in seno alla maggioranza, però, sono allarmate: Il Pd ritiene “sinceramente sorprendenti le spiegazioni che il M5S sta inventando in merito a quanto accade ai suoi deputati. Forse i capi del movimento dovrebbero dirci che cosa è successo”, ha detto Claudio Martini, vicepresidente del gruppo dei senatori”. Forza Italia, invece, parla di “fatto inaudito”.