Si è svolto un incontro a Londra per discutere della creazione di una Superlega europea di calcio: l’incontro sarebbe stato promosso dai club inglesi (Arsenal, Chelsea, Manchester United, Manchester City e Liverpool) e dal magnate americano Stephen Ross (già organizzatore del circuito di amichevoli International Champions Cup).
L’obiettivo è chiaro: creare una lega chiusa (a 16 o 18 squadre) sul modello Nba, in cui tutte le big del calcio europeo si sfidino in un girone unico, garantendo maggiori introiti da tutti i settori coomerciali e con diritto permanente di partecipazione (cosa che potrebbe interessare molto a club come Liverpool e Milan, da anni in difficoltà a centrare la qualificazione di anno in anno).
Tante però sono le incognite: il torneo dovrebbe sostituire (o modificare) la Champions League Uefa, ma non è chiaro quali sarebbero le ricadute sui campionati nazionali sia in caso di permanenza dei vari club coinvolti (che sarebbero sempre più ricchi e forti) sia in caso di eventuale abbandono, con le conseguenti ricadute sull’appeal e gli incassi delle varie leghe nazionali.
Sia l’Arsenal che l’Uefa smentiscono l’ipotesi scissione: “Siamo fortemente contrari a qualsiasi ipotesi di scissione, la nostra società supporta l’attuale struttura sia della Premier che quella della Champions League: non vogliamo creare una Super lega”.
L’Uefa era a conoscenza dell’incontro e fissa come obiettivo la data del 2018: “Da alcune settimane vi erano voci su un incontro. Tuttavia, i contratti per Champions League ed Europa League sono firmati fino al 2018, quindi fino a quella data, non vi sarà alcuna modifica nelle coppe europee. Siamo costantemente in discussione con i club, le televisioni ed i nostri partner commerciali per esaminare la situazione delle coppe europee e cercare la formula migliore per tutti”.