L’Italia e l’Europa non possono abbassare la guardia, la minaccia di nuovi attacchi terroristici di matrice islamica è sempre viva. Secondo la relazione annuale dell’intelligence inviata al Parlamento, infatti, potrebbero esserci “attacchi eclatanti sullo stile di quelli di Parigi“.
Nella relazione si legge che l’Italia “appare sempre più esposta” alla minaccia jihadista e si segnala “un inquietante salto di qualità strategico della sfida posta dal terrorismo internazionale”. A un arretramento sul piano militare del Califfato è corrisposta una “proiezione extraterritoriale” di tipo terroristico.
Sono state evidenziate “forme di coordinamento orizzontale flessibile tra una ‘direzione centrale’, presente in territorio siriano o iracheno, e cellule delocalizzate, chiamate a gestire in autonomia i dettagli della pianificazione operativa, calibrando logistica, obiettivi, tempi e luoghi secondo capacita’ ed opportunità”.
Un “ulteriore elemento di pericolo” arriva dal rischio emulazione degli attentati francesi, portati avanti contro ‘soft target’ per i quali “è impensabile poter assicurare la protezione fisica. La minaccia che può concretizzarsi per mano di un novero diversificato di attori, rende il ‘rischio zero’ oggettivamente impossibile”.