A poco più di 3 mesi dall’inizio dell’Europeo di calcio in Francia, il direttore responsabile del torneo Martin Kallen ha rilasciato alcune dichiarazioni al quotidiano sportivo “As”, avvertendo l’intera comunità del rischio concreto di impedire l’accesso al pubblico per determinate partite.
L’agenzia Ansa, invece, riporta una fonte che indica come gli azzurri siano considerati un obiettivo “a rischio crescente”. Possibile l’apporto delle forze di sicurezza e antiterrorismo al seguito delle squadre.
Al momento non ci sono segnali preoccupanti, ma la situazione è imprevedibile: “In questo periodo non ci sono segnali di minacce estreme o situazioni che suscitano particolari allarmi ma se Uefa e comitato organizzatore dovessero venire a conoscenza di situazioni di potenziale pericolo, per ragioni di sicurezza sarebbero pronti a far disputare alcune partite senza pubblico e a posticiparne altre“.
L’ipotesi del “trasloco” è imprevedibile: “Lo spostamento in una nuova città comporterebbe gravi scomodità per i tifosi, ma anche una partita a porte chiuse non annullerebbe gli impacci burocratici legati ai rimborsi. Milioni di biglietti sono in vendita da tempo e molte partite delle ventiquattro squadre che arriveranno in Francia a giugno sono prossime al sold out”.