Ecco le pagelle dell’anticipo della 27esima giornata di Serie A tra Palermo e Bologna (clicca qui per leggere la cronaca).
PALERMO: Posavec 7; Vitiello 6, Gonzalez 6, Andelkovic 6; Morganella 5,5, Hiljemark 6, Maresca 7, Chochev 5,5 (dal 20′ s.t. Quaison 6), Pezzella 5,5; Vazquez 6,5 (dal 29′ s.t. Trajkovski s.v.), Gilardino 6 (dal 39′ s.t. Djurdjevic s.v.).
I MIGLIORI DEL PALERMO:
Posavec: Fin dalle prime battute dimostra di avere serenità e sicurezza e questo è un bel segnale per tutto il reparto. Nel primo tempo sbriga tutta l’ordinaria amministrazione senza sbavature e non è poco per un giovane chiamato a debuttare in condizioni psicologiche non particolarmente favorevoli. Nella ripresa si supera per impedire un gol fatto a Destro. Solo un’incertezza su un corner a rientrare di Brienza.
Maresca: Iachini, com’era prevedibile, lo riporta in campo fra i titolari perchè ha bisogno della sua esperienza. Maresca fa quello per il quale viene scelto: gestisce mille palloni e ne spreca pochissimi, gioca sempre palla a terra e dà i ritmi alla squadra. Nella ripresa cala fisicamente ma è un giocatore indispensabile per un finale di campionato da uomini veri.
Vazquez: Le condizioni ambientali (le forti raffiche di vento) penalizzano un giocatore tecnico come lui ma il “Mudo” resta l’unico del Palermo a poter fare qualcosa di particolare dalla metà campo in avanti. Guadagna mille punizioni, distribuisce palloni intelligenti è sempre l’uomo più temuto dalla squadre avversarie. Un voto in meno per avere sbagliato una grande occasione nella ripresa. Reagisce male alla sostituzione (non è abituato) ma almeno dimostra attaccamento alla maglia.
I PEGGIORI DEL PALERMO:
Pezzella – Morganella: Sugli esterni, nel primo tempo, spingono poco e male, sono evidentemente preoccupati di non lasciare scoperte le retrovie perché il Bologna fa paura e prevale la prudenza. Nella ripresa fanno meglio, forse anche per ordini di scuderia. La sensazione è abbiano “regalato” 45 minuti.
Chochev: Benedetto ragazzo. Anche in giornate migliori, come quella di oggi, in cui il suo apporto a centrocampo è più costante e complessivamente più utile, va sul taccuino per avere sprecato una clamorosa palla gol nel finale del primo tempo, quando non riesce a trovare la deviazione di testa su un pallone che andava solo spinto in rete.
BOLOGNA: Mirante 7; Mbaye 5,5, Gastaldello 6,5, Maietta 6,5, Masina 6 (dal 21′ s.t. Constant 6); Donsah 6, Diawara 6, Taider 6 (dal 39′ s.t. Brighi s.v.); Giaccherini 6, Destro 5, Floccari 5,5 (dal 21′ s.t. Brienza 6).
I MIGLIORI DEL BOLOGNA:
Mirante: Pochi interventi ma difficili e decisivi. Non è facile per un portiere valutare le conclusioni avversarie quando il vento fortissimo – a favore o contro, poco importa – cambia la traiettoria e la potenza del tiro. Bravissimo su Vazquez nella ripresa.
Gastaldello-Maietta: Il Palermo non è tambureggiante nella sua zona offensiva e il lavoro della coppia centrale non è affannoso. Ma i due centrali si danno sempre una mano per coprire la zona centrale e il Palermo difatti è pericoloso solo nelle poche volte in cui sviluppa l’azione sulla fascia.
I PEGGIORI DEL BOLOGNA:
Mbaye: E’ dalla sua parte che il Bologna soffre di più e che il Palermo prova a sfondare. Mbaye fa molta confusione e per sua fortuna Pezzella non fa più di tanto in fase di spinta. Si fa notare nel finale per una buona discesa sulla destra con tiro in porta.
Destro: Se fai l’attaccante, e per di più ti chiami Destro, non puoi sbagliare un gol come quello in apertura di ripresa, anche se è il primo pallone pulito dopo 50 minuti di gara, anche se la squadra ti supporta poco per tutta la gara. Poi sbaglia anche una girata di sinistro mandando alto e un’altra conclusione di sinistro da posizione favorevole: e conferma di non essere nella giornata migliore.
Floccari: Partita di sacrificio, più da esterno che da attaccante vero e proprio. Floccari non fa mancare l’impegno e la disciplina tattica ma incide pochissimo sulla gara.