A poche ore dall’entrata in vigore della tregua negoziata in Siria tra Russia e Stati Uniti, un’autobomba è esplosa nei pressi di una città della Siria centrale, sotto il controllo delle forze governative, uccidendo due persone.
L’Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus) ha denunciato anche che l’artiglieria turca ha nuovamente bombardato le forze curde dell’Ypg che nella provincia di Raqqa combattono l’Isis.
Il presidente americano Barack Obama aveva anche avvertito il governo Damasco e la Russia che il “mondo vi guarderà”. L’inviato speciale delle Nazioni Unite per la Siria, Staffan de Mistura, ha annunciato che i negoziati di pace riprenderanno il 7 marzo.
E nel primo pomeriggio i ribelli hanno attaccato Damasco con il lancio di razzi.
In serata, l’inviato speciale dell’Onu per la Siria, Staffan de Mistura, ha definito la situazione “decisamente rassicurante”.
“La prima notte e la prima giornata hanno dato certamente l’impressione che tutte le parti vogliono tener fede al loro impegno di mantenere la tregua e il cessate il fuoco”, ha affermato de Mistura.