Si è concluso con un abbraccio e una stretta di mano l’incontro tanto atteso tra il premier, Mattero Renzi, e il presidente della commissione Ue, Jean Claude Juncker. Al centro del colloquio i principali nodi dell’Unione Europea, dalla crescita all’immigrazione
Il presidente del consiglio ha promosso la linea di Bruxelles sulla flessibilità, spiegando di non chiedere cambiamenti. E Juncker ha tenuto a sottolineare che la Commissione “non è un raggruppamento di tecnocrati e burocrati a favore di un’austerità sciocca”.
Inoltre dell’Italia ha detto che: “È un grande paese, fondatore dell’Europa, quando si dice Roma si dice Europa. C’è un’ampia identità di vedute, più punti di incontro che parziali disaccordi, a volte maldestri”.
“Credo che sia per noi un momento importante quello della visita di Juncker – sono state le prime parole del premier durante la conferenza stampa – : gli abbiamo dato il benvenuto con una notizia. Per l’Italia siamo al record storico di infrazioni in senso di riduzione delle procedure. Siamo passati da 199 procedure di infrazione quando siamo andati al governo alle 83 di oggi”.
“Il governo è dalla parte delle regole, crede nel rispetto delle regole e fa di tutto per esser all’avanguardia”, ha detto.