Per il pm della Procura di Roma, Sergio Colaiocco al quale nei prossimo giorni verranno consegnate le conclusioni autoptiche del medico legale, professionisti della tortura hanno ucciso Giulio Regeni, il 28enne di origine friuliana.
Sarebbe il dato certo in possesso del pm che lavora su alcuni elementi acquisiti. Una di queste riguarda l‘assenza di droghe o sostanze psicotrope, venefiche o riconducibili a stupefacenti presenti nel suo corpo.
E dal pc emerge che Regeni faceva una vita sostanzialmente riservata, trascorrendo ore in chat con la sua ragazza ungherese e comunicando via mail con la famiglia.Voleva concludere al più presto la sua attività di ricerca e tornare in Italia.
Inoltre, le fratture e le ferite, evidenziate sul corpo durante l’autopsia, spiegano che Regeni è stato sottoposto a lunghe sevizie da parte di chi voleva informazioni.
La morte di Giulio sarebbe collegata dunque all’attività di ricercatore. La Procura di Roma sta procedendo per omicidio contro ignoti. C’è da capire chi ha ucciso il ragazzo e per questo si indaga per ricostruire le ultime ore di Regeni.