La fumata bianca c’è nella maggioranza. È stato infatti raggiunto l’accordo sul maxi-emendamento che dovrebbe riscrivere il ddl sulle Unioni Civili. “Habemus, l’emendamento è scritto molto bene, ora aspettiamo la bollinatura”, ha detto il senatore Pd Andrea Marcucci.
Giovedì alle ore 19 al Senato ci sarà la prima chiama sul voto di fiducia sul maxiemendamento. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama. La discussione generale si terrà in mattinata dopo il parere della Bilancio. L’orario di inizio delle dichiarazioni di voto è stato fissato alle 17.20.
“L’accordo sulle unioni civili è un fatto storico per l’Italia. E’ davvero #lavoltabuona“, il commento del premier Matteo Renzi su twitter.
L’accordo sulle unioni civili è un fatto storico per l’Italia. È davvero #lavoltabuona
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 24 Febbraio 2016
Già nel primo pomeriggio l’accordo sembrava essere raggiunto. Nel testo, verrebbe salvaguardato il riferimento alla “vita familiare” ex art. 3 mentre verrebbe stralciato l’obbligo di fedeltà previsto dal medesimo articolo.
Per quanto riguarda un altro punto controverso, ovvero il comma 4 dell’art.3, verrebbe disciplinato che le disposizioni non si applicano alle norme del codice civile non richiamate espressamente dal ddl “fatta salva la legge sulle adozioni”.
Ma la polemica, anche oggi, non si è fatta attendere.
Il ministro degli Interni Angelino Alfano, ha dichiarato che “Non eravamo contro le unioni civili ma contro le adozioni e la equiparazione unioni-matrimoni. Sulla stepchild ci siamo. Spero che chi di dovere scriva un maxiemendamento che non tolga diritti ai soggetti della coppia ma preveda confini precisi tra unione e matrimonio. La mia non è nè una minaccia nè un alzare prezzo. Sono in modalità ‘willing’. Bisogna finire subito, mettere subito fiducia e chiudere entro domani”.