“Lo stralcio della stepchild adoption non è sufficiente”. Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha così “smontato” l’accordo sulle Unioni Civili promosso dall’assemblea del Pd. “In questi momenti il Pd e il mio partito stanno lavorando per cercare di costruire questo emendamento”, ha proseguito la ministra.
L’obiettivo è fare in modo tale “che non ci siano quelle equiparazioni al matrimonio che noi riteniamo incostituzionali”. Ma le reazioni al nuovo rilancio dell’Ncd non sono mancate: “Non si tiri la corda: il maxi emendamento del governo sulle unioni civili già stralcia la stepchild adoption”, ha detto Alessandro Zan.
“Modificare nel maxi emendamento anche gli articoli 2 e 3 del ddl Cirinnà significherebbe rendere la legge addirittura discriminatoria nei confronti delle coppie omosessuali e censurabile dalla Corte Costituzionale, e dunque non votabile – Un partito del due per cento non può ricattare l’intero Parlamento”.
“Il maxiemendamento sulle unioni civili affronta il tema delle adozioni, non altri argomenti”. Replica il sottosegretario alle Riforme, Luciano Pizzetti (Pd) al ministro Lorenzin. “Stralcio adozioni e riscrittura in modo migliorativo del testo – ha affermato Pizzetti -, nessun altro passaggio di rilevanza. Il confronto c’è, siamo nella fase conclusiva ma non ci saranno rinvii, né sarà allargato il fronte degli espungimenti dal testo”. Il sottosegretario Pizzetti ha inoltre garantito che “Mercoledì sera, dopo la fiducia al Milleproroghe, saremo in Aula del Senato con il maxiemendamento. Mettiamo la fiducia e votiamo entro domani”, ha concluso.