Tinto Brass ha un nuovo “sogno erotico”. Qualche anno fa aveva detto che desiderava fare un film con la ministra Mariastella Gelmini ora, ammette: ”Mi piacerebbe tanto lavorare con Maria Elena Boschi’‘. Lo ha detto a Roma, alla mostra “Uno sguardo libero” a lui dedicata nel complesso del Vittoriano.
La mostra è una sorta di riconoscimento/risarcimento istituzionale per il registra, che da sempre è stato alle prese con la censura e con i tribunali. ”Sono soddisfatto – ha detto Brass arrivato alla mostra su una sedia a rotelle – che finalmente venga portato a conoscenza di un pubblico vasto la mia attività di regista di cinema. Questa mostra fa vedere il mio modo di vedere la realtà in tutte le sue manifestazioni”.
“Ho passato quasi più tempo nei tribunali che dietro la macchina da presa – ha ricordato Tinto Brass – ventisei film su ventisette censurati, tutti tranne ‘La Vacanza’, premio della giuria al Lido”.