Bruno Cerella, giocatore dell’Olimpia Milano, aveva riportato una lesione al menisco mediale destro, in occasione del quarto della final-eight con Venezia, disputato venerdì sera. L’argentino, operato sabato mattina, si è reso protagonista però di uno dei rientri in campo più veloci della storia dello sport: dopo poco più di 24 ore dall’intervento (con enorme stupore di pubblico e addetti ai lavori), Cerella ha giocato la finale di coppa Italia contro l’Avellino, vinta dalla squadra milanese.
Questo miracolo sportivo è stato possibile grazie a Marco Bigoni, responsabile sanitario del club e traumatologo presso l’Ospedale San Gerardo di Monza. Subito dopo la partita, ha spiegato: “Ci siamo subito resi conto della natura del problema: una lesione a manico di secchio del menisco e abbiamo iniziato a effettuare i trattamenti necessari. Il recupero miracoloso è stato possibile perché fin dall’inizio tutti i protagonisti hanno creduto al recupero”.
Il giocatore aveva già avuto problemi al ginocchio ed era stato operato in passato: “Ma proprio questo paradossalmente ha favorito il recupero, in seguito alla sua storia clinica il giocatore era già predisposto a una soglia di tolleranza più alta rispetto ad altri colleghi. Ha potuto andare incontro a quello che altri non avrebbero sopportato”.