La dopamina fa dormire meglio. Sarebbe dunque un problema di chimica che interviene ad alterare lo stato del nostro cervello di notte facendo in modo che noi possiamo vedere e vivere delle situazione che sostanzialmente non esistono. I ricercatori, dell’Università dell’Università La Sapienza. l’Ircss Santa Lucia di Roma e l’università de L’Aquila, in uno studio pubblicato su Human brain mapping, hanno infatti descritto un meccanismo neurochimico che gestisce le fasi oniriche.
In pratica i ricercatori hanno potuto misurare il comportamento ‘microstrutturale’ di alcune aree del cervello, dimostrando che esiste una diretta implicazione del neurotrasmettitore dopamina negli aspetti salienti dell’esperienza onirica.
Una questione chimica sarebbe alla base di quello che sogniamo (anche se non ci ricordiamo), e anche alla base della qualità stessa dei nostri sogni e della loro attinenza o meno alla razionalità.