Ecco le pagelle dell’incontro della 26esima giornata di Serie A tra Atalanta e Fiorentina (clicca qui per leggere la cronaca).
ATALANTA: Sportiello 6; Conti 6,5, Toloi 6, Masiello 6, Dramé 6; Cigarini 6, De Roon 6, Kurtic 5,5 (dal 35′ s.t. Borriello s.v.); D’Alessandro 6,5 (dal 24′ s.t. Gakpé s.v.), Pinilla 6, Gomez 5 (dal 15′ s.t. Diamanti 5,5). All.: Reja.
I MIGLIORI DELL’ATALANTA:
D’Alessandro: Mette in difficoltà la difesa viola con la sua velocità. Gestisce molto bene un paio di ripartenze, che poi però non vengono sfruttate a dovere dai compagni.
Conti: Segna il suo secondo gol stagionale e insieme a Pinilla regala gli ultimi minuti di speranza all’Atalanta. Nel finale si fa espellere per doppia ammonizione: il pubblico lo perdona, noi soltanto in parte, motivo per cui gli togliamo mezzo voto.
Pinilla: Non comincia nel migliore dei modi il match, ma proprio all’ultimo trova un gol che tiene la squadra di Reja in partita fino alla fine.
I PEGGIORI DELL’ATALANTA:
Gomez: Benino nel primo tempo, decisamente assente nella ripresa: strano per uno continuo come lui. Nella ripresa esce per un problema al costato.
FIORENTINA: Tatarusanu 6; Roncaglia 6, G. Rodriguez 6,5, Astori 6,5, Pasqual 6; Badelj 6,5, Vecino 6; Bernardeschi 6 (dal 21′ s.t. Borja Valero 7), M. Fernandez 7,5, Tello 7,5 (dal 39′ s.t. Tomovic s.v.); Babacar 5 (dal 15′ s.t. Kalinic 7). All.: Sousa.
I MIGLIORI DELLA FIORENTINA:
Mati Fernandez: Nel primo tempo non si vede molto, mentre nella ripresa cresce di minuto in minuto fino a trovare il gol: è bravo a farsi trovare nel posto giusto al momento giusto sull’ottimo cross di Tello e a mettere dentro di testa, non esattamente la specialità di casa.
Tello: Dopo l’assist a Mati Fernandez, il cileno gli restituisce il favore: lui non lo delude e firma il raddoppio, mettendo a segno il primo gol in maglia viola.
Kalinic: Pone fine a una lunga astinenza da gol e la sua rete si rivela decisiva per la vittoria dei viola. Undicesimo centro in campionato per lui.
I PEGGIORI DELLA FIORENTINA:
Babacar: Non riesce a lasciare il segno sul match, nonostante venga servito numerose volte in area dai compagni. Nella ripresa Sousa lo sostituisce con Kalinic: una scelta che si rivela decisiva.