Ecco le pagelle dell’anticipo della 26a giornata di Serie A tra Bologna e Juventus (clicca qui per leggere la cronaca).
BOLOGNA: Mirante 6, Mbaye 5.5, Maietta 6, Gastaldello 6, Masina 6.5 (28′ s.t. Constant 6), Donsah 6.5, Diawara 6.5, Taider 5.5 (37′ s.t. Brienza 6), Rizzo 5 (20′ s.t. Mounier 6), Destro 6.5, Giaccherini 6.5. All.: Donadoni.
I MIGLIORI DEL BOLOGNA
Destro: Ottimo prova della punta dei bolognesi, che cerca di venire incontro e fa risalire la squadra in fase di ripartenza. Nel primo tempo si rende pericoloso con un tiro ad effetto dalla lunga distanza; tante le giocate di sponda per i compagni.
Diawara: Il mediano del Bologna sbarra la strada nel settore centrale del campo, costringendo la Juventus a manovrare sulle fasce. In fase di possesso rende fluida la manovra con alcune belle giocate e nel secondo tempo fa salire molto il baricentro della squadra.
I PEGGIORI DEL BOLOGNA
Taider: Si rivela l’anello debole del centrocampo rossoblu, non tanto in attacco (dove da un buon supporto sulla trequarti) quanto in difesa: dove c’è lui la Juventus insiste con il pressing e lui più di una volta regala il pallone agli avversari.
Rizzo: Nel tridente d’attacco è il meno coinvolto e quando lo è sbaglia troppo nel controllo di palla e nelle scelte di gioco. Tanto impegno, ma la sua partita non può dirsi positiva.
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JUVENTUS: Buffon 6, Lichtsteiner 5.5, Barzagli 6.5, Bonucci 6.5, Evra 6, Sturaro 6.5, Marchisio 5.5, Pogba 6.5, Pereyra 6 (1′ s.t. Cuadrado 5.5), Zaza 6 (23′ s.t. Dybala 5.5), Morata 5. All.: Allegri.
I MIGLIORI DELLA JUVENTUS
Sturaro: Tantissima corsa e pressing per il giovane centrocampista, che aggredisce il portatore di palla, recupera palla e rifornisce Marchisio e Pogba per far ripartire l’azione o concluderla.
Barzagli: Gioca (come al solito) una partita solida; marca Destro con grande attenzione e lo costringe a non girarsi e cercare sempre la sponda per i compagni. Tiene ordinata la linea e il baricentro della squadra
I PEGGIORI DELLA JUVENTUS
Lichsteiner: Prestazione un po sottotono per lui, pochissima spinta nel primo tempo e qualche cross concesso di troppo in fase difensiva. Nel secondo tempo si riaccende con alcune delle sue progressioni.
Morata: La difesa del Bologna lo marca stretto, lui però non riesce a trovare i propri movimenti e finisce per intestardirsi e cercare di fare tutto da solo, anzichè dialogare con il centrocampo e il suo partner d’attacco.