Messico, Papa Francesco ‘abbraccia’ i giovani | “La rassegnazione è una delle armi del demonio”

di Redazione

» Esteri » Messico, Papa Francesco ‘abbraccia’ i giovani | “La rassegnazione è una delle armi del demonio”

Messico, Papa Francesco ‘abbraccia’ i giovani | “La rassegnazione è una delle armi del demonio”

| martedì 16 Febbraio 2016 - 07:39

Penultimo giorno in Messico per Papa Francesco. Il Pontefice si è trasferito a Morelia, città di 600mila abitanti, capitale dello Stato centrale del Michoacan.

Due gli incontri quest’oggi per il Papa: la messa con il clero e l’incontro con i giovani. “Che tentazione ci può venire da ambienti dominati molte volte dalla violenza, dalla corruzione, dal traffico di droghe, dal disprezzo per la dignità della persona, dall’indifferenza davanti alla sofferenza e alla precarietà? Che tentazione potremmo avere sempre nuovamente di fronte a questa realtà che sembra essere diventato un sistema inamovibile? Credo che potremmo riassumerla con la parola rassegnazione”.

Il Papa invita a tenere duro: “Di fronte a questa realtà ci può vincere una delle armi preferite del demonio: la rassegnazione. Una rassegnazione che ci paralizza e ci impedisce non solo di camminare, ma anche di fare la strada. Una rassegnazione che non soltanto ci spaventa, ma che ci trincera nelle nostre “sacrestie” e apparenti sicurezze”.

“Una rassegnazione che non soltanto ci impedisce di annunciare, ma che ci impedisce di lodare. Una rassegnazione che non solo ci impedisce di progettare, ma che ci impedisce di rischiare e di trasformare le cose – prosegue il Santo Padre – C’è un detto che dice così: “Dimmi come preghi e ti dirò come vivi, dimmi come vivi e ti dirò come preghi”.

Partecipare al dolore di chi sta soffrendo: “Gesù ci ha invitato a partecipare alla Sua vita, alla vita divina: guai a noi se non la condividiamo, guai a noi se non siamo testimoni di quello che abbiamo visto e udito, guai a noi. Non siamo né vogliamo essere dei funzionari del divino, non siamo né desideriamo mai essere impiegati di Dio, perché siamo invitati a partecipare alla sua vita, siamo invitati a introdurci nel suo cuore, un cuore che prega e vive dicendo: Padre nostro. Cos’è la missione se non dire con la nostra vita: Padre nostro?”. Mercoledì il Pontefice concluderà la sua visita in Messico facendo tappa a Ciudad Juarez, dominio dei cartelli dei narcos.

Edizioni Si24 s.r.l.
Aut. del tribunale di Palermo n.20 del 27/11/2013
Direttore responsabile: Maria Pia Ferlazzo
Editore: Edizioni Si24 s.r.l.
P.I. n. 06398130820