É morto all’età di 5o anni Nikita Kamayev, fino a dicembre capo dell’antidoping russo (travolto dallo scandalo doping di stato). A riferirlo alle agenzie di stampa è stato l’ex direttore generale della Rusada, Khabriev (anche lui dimessosi a dicembre).
Kamayev si trovava in una località sciistica: lì avrebbe iniziato ad avvertire dolori al petto, ma lui non si sarebbe recato in ospedale e sarebbe morto di infarto nella sua baita.
Crescono di ora in ora, però, i sospetti: infatti Kamayev sarebbe stato a breve ricevuto da un’ispezione internazionale della Wada. Inoltre la morte di Kamayev si aggiunge a quella del 3 febbraio scorso di Vyacheslav Sinev (anche lui per motivi cardiaci), ex presidente del consiglio esecutivo della Rusada, nonché ex presidente della stessa agenzia antidoping.