L’Ariston lo ha accolto con lunghi e meritatissimi applausi. Ezio Bosso, il pianista che sognava di suonare a Sanremo, ha scosso piacevolmente milioni di telespettatori: ma la sua musica, che tocca le corde più profonde dell’anima, non è stato l’unico momento alto della serata. È stata, infatti, la sua autoironia ad attirare i sorrisi di molti che sono rimasti immobili ed emozionati ad ascoltarlo.
Ma chi è Ezio Bosso? Nato nel 1971 e conosciuto più all’estero che in Italia, ha diretto tra le tante orchestre: London Symphony, London Strings, Orchestra del Teatro Regio di Torino, Filarmonica ‘900 e l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Numerosi i premi vinti e anche di una certa rilevanza: il Green Room Award e il Syracuse NY Award in America sono alcuni dei riconoscimenti che spiegano la maestria di questo grande artista.
Nel 2011 si ammala di SLA (Sclerosi laterale amiotrofica) continuando comunque, e nonostante le difficoltà, a esercitare la sua passione. “Noi uomini tendiamo a dare per scontate le cose belle – ha detto ieri sera nell’intervista con Carlo Conti -, ma ogni tanto a tutti capita una stanza buia e piccola”. La sua musica ha avuto un ruolo fondamentale nelle coreografie di danza, richiesta da personaggi come Christopher Wheeldon, Edwaard Lliang o Rafael Bonchela. Nel cinema ha collaborato con Gabriele Salvatores, firmando le colonne sonore di Io Non Ho Paura, Quo Vadis Baby ? e il ‘Il Ragazzo Invisibile’.
Ieri sera la presenza di Ezio Bosso al festival di Sanremo è stata un momento di rara poesia. Io sono una sostenitrice…
Pubblicato da Selvaggia Lucarelli su Giovedì 11 febbraio 2016