Rinnovare dolore e speranza perché certe atrocità non vengano mai più commesse. “La “Giornata del Ricordo” delle vittime delle Foibe, fa riaffiorare così la memoria delle tragedie e delle sofferenze patite dagli italiani nella provincia di Trieste, in Istria, a Fiume e nelle coste dalmate, “è occasione per dare vita a una storia condivisa, per rafforzare la coscienza del nostro popolo, per contribuire alla costruzione di una identità europea consapevole delle tragedie del passato”. Questo il messaggio lanciato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
#10febbraio Le #foibe, “ferite” della terra simbolo di un #eccidio da non dimenticare pic.twitter.com/CDS8MPqUaO
— Polizia di Stato (@poliziadistato) 10 Febbraio 2016
“La nostra identità di Paese democratico ed europeo – sottolinea il Capo dello Stato – non poteva accettare che pagine importanti delle sua storia fossero strappate, lasciando i nostri concittadini del “confine orientale” in una sorta di abbandono morale. Ristabilire la verità storica e coltivare la memoria sono frutto di un’opera tenace e preziosa, che le associazioni degli esuli e le comunità giuliano-dalmate e istriane hanno contribuito a realizzare”.
“L’abisso della guerra mondiale e le aberrazioni dei sistemi totalitari sono ora alle nostre spalle, anche se quei segni non possono essere cancellati e deve sempre guidarci la consapevolezza che le conquiste di civiltà vanno continuamente attualizzate. Ricordare non deve favorire il rancore – sottolinea il Presidente – ma liberare sempre più la speranza di un mondo migliore”.
Sul tema è intervenuto anche il presidente del Consiglio Matteo Renzi con un Tweet: “Ricordiamo sempre i morti delle foibe”.
Ricordiamo sempre le vittime delle foibe e i nostri fratelli e sorelle che furono costretti a lasciare la loro terra #GiornodelRicordo
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 10 Febbraio 2016